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Repertorio

Un po’ di storia…

Nei primi anni in cui all’orchestra fu aggregato un gruppo di voci miste, il gruppo corale lavorava su partiture essenziali, a 2 sole voci, praticamente tutti arrangiamenti elaborati dalla stessa Prof.ssa Benizzi – che all’epoca dirigeva anche – che spaziavano dal repertorio sacro a quello classico, dal lirico al popolare; particolarmente valido e originalissimo era il suo grande medley in due parti “Natale nel mondo”, che ebbe sempre grande successo e di cui fece una memorabile registrazione in vinile negli anni ’70. Verso la metà degli anni ’90 le sue condizioni fisiche non le permettevano più di dirigere tant’è che in seguito dovette rinunciare completamente, e per qualche anno prese il suo posto il M° Piero Mascella.

È questo anche il periodo in cui comincia a crescere il Coro mentre decresce inevitabilmente il gruppo orchestrale: gli ex-alunni ormai sono adulti, hanno famiglia e figli, hanno trovato lavoro, alcuni anche fuori di Rimini, Questa è più o meno la situazione del Gruppo quando nel 2000 il M° P. Ceccarelli viene chiamato alla Direzione del gruppo.

Da allora inizia un lento processo di assestamento che potremmo definire di innovazione, radicata però nell’autentica tradizione del Gruppo, riassumibile in:

  • incremento e consolidamento del gruppo corale, stabilizzato a 4 voci miste (SCTB), con eventuali sdoppiamenti delle sezioni per particolari partiture, sia femminili sia maschili;
  • avvio di corsi di alfabetizzazione musicale e sulla vocalità rivolti ai componenti del coro;
  • progressiva caratterizzazione del repertorio, con un indirizzo sempre più marcato verso il genere ‘popular’ – intendendo con questo termine il grande e variegato universo della musica non colta (popolare, folk, gospel e spiritual, musical, operetta, evergreen, cantautori, colonne sonore, motivi celebri, ecc.) – più consono alla formazione e organico particolare del Gruppo, abbandonando gradualmente i generi lirico e della polifonia sacra;
  • integrazione e valorizzazione dei vecchi arrangiamenti della Prof.ssa Benizzi da un lato, e creazione di nuove ed originali elaborazioni corali-strumentali dall’altro.

Repertorio corale

Il repertorio per coro, sostenuto dal piccolo ensemble di fisarmoniche, si è quindi sviluppato in più direzioni, ma sempre in modo creativo e originale; a parte sporadiche incursioni nel campo della musica colta o lirica, come con la Tarantella e Il carnevale di Venezia di G. Rossini, il coro Va’ pensiero dal Nabucco di G. Verdi, o di genere sacro come Panis angelicus di C. Franck e Ave verum di W.A.Mozart, è però con il genere popular, come detto, che si caratterizza e si espande notevolmente, valorizzando all’occorrenza anche le singole voci soliste nel dialogo con l’intero coro. Dalle straordinarie e intramontabili creazioni di Bepi De Marzi, come Joska e Signore delle cime, al genere del musical con Memory da Cats di A. L. Webber o il grande medley di West Side Story di L. Bernstein, si è gradualmente ma decisamente consolidata la cifra stilistica del Gruppo corale, facendosi apprezzare nelle tante occasioni concertistiche da un pubblico sempre più attento e affezionato, grazie alla varietà e attrattiva delle proposte musicali. Proseguendo dunque nel percorso accennato, ecco il Gruppo spaziare dai gospel e spiritual quali Happy Day, Amazing grace, Rock-a ma soul, Somebody touched me, alle colonne sonore di film quali Vois sur ton chemin e Caresse sur l’océan da Les Choristes di B. Coulais, Moon River di H. Mancini o Angele Dei di E. Morricone; dalle più originali canzoni d’autore come Dolcenera di F. de Andrè o Hallelujah di L. Cohen allo swing e alle accattivanti armonie di Night and Day di Cole Porter, Blue Moon di R. Rodgers, Moonlight Serenade di Glen Miller e It’s only a paper moon di H. Arlen, come pure le nostrane Ninna nanna del cavallino, In un palco della Scala e Donna, presentate al grande pubblico negli anni ’50 dal celebre Quartetto Cetra.

Il concerto natalizio è sicuramente lo spettacolo più amato dal pubblico di tutte le età. Nella prima parte, che si basa sugli arrangiamenti storici della fondatrice Laura Benizzi, si sviluppa un lungo medley articolato in origine in due parti e intitolato ”Natale nel mondo” frutto di vivissima fantasia tanto nella ricerca di colori, timbri particolari, quanto nella scelta e accostamento di motivi più o meno noti provenienti dall’Europa e dagli altri continenti. Dopo l’intermezzo, affidato al solo gruppo delle fisarmoniche, si svolge la seconda parte nella stessa linea e con lo stesso spirito: la ricerca nell’ultimo decennio, infatti, si è sviluppata, con risultati inaspettati, in tutte le parti del mondo, portando quindi alla ribalta motivi e ritmi affascinanti, dagli antichi ‘carols’ inglesi ai travolgenti ritmi africani e giamaicani, dagli spirituals al folklore sudamericano, dalle struggenti melodie nordamericane alla danza contadina polacca – il tutto ovviamente con una strumentazione decisamente variopinta, con le percussioni più disparate e il suono unico, evocativo, delle campane tubolari da orchestra.

Repertorio strumentale

Con la ricostituzione dell’orchestra di Fisarmoniche dopo il memorabile concerto-evento del 25 ottobre 2008 per i Cento anni dalla nascita della Prof.ssa Benizzi, parallelamente alla formazione corale si va sviluppando un repertorio autonomo esclusivamente strumentale dedicato a questo organico, con un indirizzo estetico di alto profilo, puntando cioè alla realizzazione di brani non solo nel genere popular, bensì anche di autori classici, dal barocco al pieno romanticismo, fino a produzioni recenti del ‘900, attingendo in buona parte all’eredità dell’orchestra originaria della Scuola Benizzi.

Ecco dunque risuonare lo splendore del barocco italiano con il Concerto grosso op.VI n.8 “Fatto per la Notte di Natale” di Arcangelo Corelli, e il Concerto in La minore per Archi di Antonio Vivaldi; e per il tardo-barocco, di G. Fr. Haendel la nota Sarabanda, e alcuni brani tratti dal grande Oratorio Messiah; oltre alle opere conosciute dal grande pubblico, come il Kanon di Johann Pachelbel e l’Aria sulla IV corda di Johann Sebastian Bach.

Forse ancora più corposo e trascinante il repertorio ottocentesco, con la straordinaria espressività della Sinfonia dal Nabucco di Giuseppe Verdi, del quale viene eseguito anche il Preludio Atto I della Traviata; il Coro dei Pellegrini dal Tannhäuser di R. Wagner, la Danza ungherese n.5 in Sol minore di Johannes Brahms, Hopak dalla Fiera di Soroinski di M. P. Musorgskij, per arrivare al genere più virtuosistico con Franz von Suppè e la sua suite Ein Morgen, ein Mittag und ein Abend in Wien, e i celebri Die schönsten Walzermelodien di Johann Strauss figlio.

Non meno attraente è il repertorio del ‘900, di cui il Gruppo Benizzi propone opere concepite originariamente proprio per Orchestra di Fisarmoniche, come le virtuosistiche Variazioni sul canto popolare russo ‘Occhi neri’ di Luigi Oreste Anzaghi, il Florentinisches Konzert di Gerhard Mohr, la Rapsodia d’Autunno e Rapsodia di Primavera di Bio Boccosi; ma anche efficaci arrangiamenti di brani più o meno celebri che spaziano tra il genere popular e quello colto, come l’Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di P. Mascagni, i tanghi di Astor Piazzolla Libertango e Violentango, la Cumparsita di Gerardo Matos Rodriguez, Amarcord di Nino Rota, per finire con la più popolare Fantasia di Operette, un’ampia selezione di brani da Franz Lehar, Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, medley e arrangiamento originario di Laura Benizzi, spesso eseguito con la partecipazione del Coro.